verruche

La vitiligine è una malattia dermatologica che coinvolge la pigmentazione cutanea, causata dalla mancanza di melanina, che colpisce circa 100 milioni di persone al mondo, con predominanza dei casi nel sesso femminile.

 

COME RICONOSCERLA

Dal punto di vista clinico è possibile riconoscere la vitiligine facilmente, perché si osservano delle macchie bianche sulla superficie corporea. Nel 50% dei casi circa la vitiligine si sviluppa prima dei 20 anni d’età, però, nei giovani che ne soffrono fin dall’infanzia, la superficie corporea colpita è meno del 10%.

 

CLINICA

Esistono due varianti di vitiligine: la vitiligine bilaterale o simmetrica, in cui possiamo notare che i distretti corporei sono coinvolti in maniera speculare. I segni sono riscontrabili principalmente sul dorso delle mani e dei piedi, viso, gomiti, ginocchia. La vitiligine segmentale, che colpisce solo un emisoma, cioè una delle due metà del corpo.

Importante sottolineare che più la pelle è pigmentata, più la vitiligine è evidente: in un soggetto di razza scura e in uno di razza caucasica, ovviamente, la malattia ha un impatto diverso. Facile accorgersi della vitiligine soprattutto in estate quando ci si espone al sole, dal momento che appare più evidente il contrasto tra la pelle sana e le chiazze bianche sulla superficie cutanea.

 

CAUSE

Sebbene la patogenesi della vitiligine sia ancora oggetto di discussione, ormai si pensa che vi sia una predisposizione genetica, confermata dal fatto che ci sono famiglie intere che presentano questo disturbo. Attualmente si ritiene prevalentemente che la vitiligine sia una malattia autoimmune, in quanto nel 20-30% dei casi si segnala la presenza concomitante di altre malattie autoimmuni quali:

- malattie della tiroide;

- anemia perniciosa;

- malattia di Addison;

- diabete mellito;

- miastenia;

- alopecia areata, ecc.

Per questo motivo, in presenza di vitiligine, è necessario compiere ulteriori indagini per escludere l’associazione con altre patologie.

 

TERAPIA

Vi sono attualmente a disposizione dei trattamenti che non portano spesso alla guarigione completa della malattia, ma assicurano dei miglioramenti significativi. La terapia varia a seconda dell’estensione della malattia e in base all’età del paziente.

Se le lesioni sono limitate a un piccolo distretto corporeo si preferiscono terapie locali che prevedono principalmente l’utilizzo di: cortisone, derivati della vitamina D, tacrolimus, pimecrolimus.

Quando la vitiligine è più estesa, invece, si può ricorrere dai 12 anni d’età in su alla microfototerapia, basata sull’utilizzo di raggi ultravioletti UVB che colpiscono le zone coinvolte dalla vitiligine, con buoni risultati.

 

SOLE E VITILIGINE

Appare importante ricordare che dove è presente una chiazza bianca, mancano i melanociti, pertanto è possibile ustionarsi con maggiore facilità. Tuttavia, nelle zone foto esposte si può osservare una ripigmentazione spontanea della vitiligine nel 20% dei casi, favorita dall’esposizione solare. Il consiglio per i pazienti affetti da vitiligine è di esporsi protetti evitando gli orari meno indicati.

 

Articolo a cura del

Prof. Maurizio Coppini

 

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