disidrosi

 Generalità

 

La disidrosi, nota anche come eczema disidrosico, è una malattia infiammatoria della pelle. Spesso associata alla dermatite atopica o ad allergie primaverili, insorge per motivi non sempre del tutto chiari.

 

Cos’è la disidrosi?

 

È una malattia caratterizzata dalla comparsa di piccole vesciche sul palmo delle mani, ai lati delle dita e, talvolta, sulla pianta dei piedi. La disidrosi può insorgere in modo acuto, improvviso e sporadico, oppure cronico; in quest’ultimo caso ricorre periodicamente, prevalentemente in particolari stagioni dell’anno (primavera, estate) o dopo il contatto con sostanze irritanti.

 

Epidemiologia

 

La disidrosi ha un’incidenza ignota in quanto, comparendo talvolta in associazione ad altri disturbi della pelle, viene molto spesso sottodiagnosticata. Secondo alcune ricerche, sembra avere, come abbiamo già detto, un andamento stagionale e una predilezione per le persone tra i 30 e i 40 anni.

 

Cause

 

Le cause precise della disidrosi sono sconosciute anche se la sua insorgenza è favorita, oltre che dalla stagionalità, anche da altri fattori come lo stress e il contatto con sostanze irritanti.

 

Stress

 

È stato osservato che le persone con eczema disidrosico ricorrente/cronico sono più soggette a nuovi episodi di disidrosi nei momenti di maggiore stress.

Contatto con sostanze irritanti

Alcune persone hanno una pelle estremamente sensibile e a contatto con sostanze irritanti (cromo, cobalto, nichel) possono sviluppare le classiche vesciche della disidrosi. Non scordiamo inoltre l’uso, come fattore di rischio, di certi tipi di scarpe antinfortunistiche non sempre tollerate da tutti i lavoratori che per legge devono in ogni caso indossarle.

 

Eczema atopico

 

Pazienti affetti da eczema atopico sono maggiormente predisposti, in alcuni casi, ad andare incontro ad episodi di disidrosi.

 

Sintomi

 

Le piccole vesciche (1-2 mm di diametro) dell’eczema disidrosico sono piene di liquido di norma sieroso (trasparente) e a stretto contatto tra loro. Possono causare prurito e/o dolore e impiegano dalle tre alle quattro settimane per seccarsi spontaneamente, se non trattate. Successivamente si può osservare, ancora per qualche giorno, una pelle arrossata e maggiormente sensibile. Non sempre, in tutti i pazienti, sono contemporaneamente interessate sia le mani che i piedi.

 

Terapia

 

La scelta terapeutica più adeguata dipende dalla gravità dei sintomi. In genere si ricorre all’utilizzo di farmaci corticosteroidi per uso topico o sistemici (prednisone) se il quadro clinico si presenta in forma particolarmente acuta (prurito intenso e/o dolore, edema).

 

Prevenzione

 

Quando le cause reali di una malattia non sono del tutto note, come nel caso dell’eczema disidrosico, è difficile fare e proporre al paziente un’adeguata prevenzione. Importante in ogni caso evitare, se e quando possibile, il contatto con sostanze irritanti e valutare il rapporto tra l’insorgenza del disturbo e le eventuali situazioni di stress.

 

 

Articolo a cura del

Prof. Maurizio Coppini

 

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