verruche

La cheratosi attinica, nota anche come cheratosi solare, è una lesione precancerosa della pelle che appare soprattutto dopo i 40 anni a causa dell’effetto cumulativo dell’esposizione solare.

Le lesioni appaiono normalmente ricoperte di squame o croste ruvide al tatto e si osservano generalmente sulle aree del corpo più frequentemente esposte al sole: viso, cuoio capelluto, labbra, dorso delle mani, avambracci, spalle e collo.

 

Che cos’è la cheratosi attinica?

Inizialmente si presenta come una chiazza eritematosa di piccole dimensioni ricoperta da squame o croste di colore bruno-rossastro. Lo sviluppo è molto lento, potendo raggiungere dopo mesi o anni le dimensioni di 1-2,5 cm di diametro. Spesso la cheratosi attinica si manifesta con lesioni multiple. Secondo le stime circa il 25% delle cheratosi attiniche regredisce spontaneamente, mentre il 60% può evolvere in carcinomi squamocellulari.

 

Quali sono le cause delle cheratosi attiniche?

La causa principale è la prolungata esposizione alla luce solare in rapporto con la fotosensibilità individuale. Anche le lampade abbronzanti, se utilizzate a lungo nel tempo, possono provocare l’insorgenza di cheratosi attiniche.

Le persone più a rischio sono quelle con pelle chiara e capelli biondi o rossi, quelle che lavorano o fanno sport per molte ore all’aperto, quelle che hanno il sistema immunitario indebolito e i soggetti che hanno soggiornato a lungo in Paesi tropicali o equatoriali.

 

Quali sono i sintomi della cheratosi attinica?

Particolare attenzione deve essere posta all’insorgenza di piccole chiazze eritematose che tendono a desquamare e ricoprirsi di croste; queste lesioni, infatti, possono talvolta dare prurito e bruciore, ma spesso sono asintomatiche.

 

Come prevenire la cheratosi attinica?

Per prevenire l’insorgenza della cheratosi attinica il modo più efficace è quello di proteggersi dal sole. Ecco alcune regole (comunque note ma non sempre osservate) da seguire:

Esporsi al sole in modo responsabile mediante l’utilizzo per le parti scoperte di adeguate creme protettive con un indice di fotoprotezione variabile in base al fototipo e certamente anche all’età.

Evitare di esporsi ai raggi solari nelle ore estive più calde tre le 12 e le 16.

Evitare le ustioni e l’abbronzatura artificiale (se non effettuata presso strutture che valutino le eventuali controindicazioni).

 

Diagnosi

Generalmente la diagnosi di cheratosi attinica viene effettuata senza difficoltà dallo specialista dermatologo. Attraverso una visita specialistica il medico sarà in grado di distinguere la cheratosi attinica da altre patologie a carico della cute. Una biopsia potrà essere effettuata nel caso in cui il medico reputi necessario assicurarsi che la lesione non si sia trasformata in tumore (carcinoma squamocellulare).

 

Terapia

Dal momento che la cheratosi attinica, se non curata, può evolvere in carcinoma squamocellulare, il trattamento delle lesioni è mirato proprio a prevenire lo sviluppo di neoplasie.

Tra le opzioni disponibili:

  • Terapie ablative (diatermocoagulazione, laser terapia, crioterapia)
  • Terapia fotodinamica topica.
  • Terapie topiche con utilizzo di differenti farmaci che lo specialista dermatologo saprà consigliare.

Normalmente le terapie ablative vengono impiegate per trattare lesioni singole o in numero limitato. Le terapie topiche vengono invece utilizzate nel caso di lesioni multiple e diffuse.

 

Articolo a cura del

Prof. Maurizio Coppini

 

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